Città (19.300 ab.) della Francia centrale, in Alvernia, capoluogo del
dipartimento della Haute-Loire (4.977 kmq; 218.000 ab.); sorge sulla riva destra
del fiume Borne a 673 m s/m., sopra un altopiano di origine vulcanica fortemente
eroso, al centro di una fertile depressione (bacino del
P.). •
Econ. - Vi hanno sede attive industrie (meccaniche, alimentari, calzaturiere,
dell'abbigliamento e dei materiali edili) e un fiorente artigianato (merletti,
pizzi, nastri); spicca la produzione di liquori. • St. - Fondata dai
Vellavi con il nome di
Ancium, nel IX sec. venne scelta come sede
vescovile, rimanendo feudo del vescovo sino al 1218, quando il re Filippo II
Augusto le assegnò il titolo di Comune borghese; in quel periodo, la
città iniziò un impetuoso sviluppo economico e industriale,
affermandosi per la produzione di pizzi e divenendo sede dell'università
di Saint-Mayol. Nel XVI sec. ebbe parte importante nelle guerre di religione,
schierandosi, coerentemente con la sua impronta marcatamente cattolica, contro
gli ugonotti. Durante la Rivoluzione francese divenne capoluogo del Velay.
• Arte - I resti delle antiche mura, i numerosi monumenti che la
abbelliscono e diverse case d'epoca conferiscono ancora oggi a
Le P. un
aspetto tipicamente medioevale. Ai piedi del picco vulcanico del Rocher
Corneille, sul quale si eleva una grande statua della Madonna, opera di
Bonassieux (1860), si erge la cattedrale di Notre-Dame (secc. XI-XII), uno dei
più importanti esempi di arte romanica della Francia. Di pregio la
facciata policroma e il chiostro, risalente al XII sec.; l'interno, dominato da
una navata centrale coperta da volte a forma di cupola, è impreziosito da
affreschi romanici e ospita un ricco tesoro. Nei pressi della cattedrale sorgono
le chiese di San Bartolomeo (XII sec.); di San Lorenzo e San Pietro (XIV sec.),
un tempo monasteri; la cappella di Sainte-Claire (XI sec.) e il chiostro di
Saint Jean (XI sec.); sul picco Rocher d'Aiguilhe, invece, si trova la chiesa di
Saint Michel (XI sec.), della quale si ricorda la facciata per
l'originalità e la ricchezza decorativa. Nel Museo Crozatier sono
conservate pregevoli collezioni etnografiche e archeologiche, nonché
alcuni preziosi esempi dell'artigianato dei pizzi.